28 dic 2011

brevi dalle vacanze

Tagliate gli F-35
Nel novembre 2010 abbiamo sostenuto l'appello di DisarmiAMO la Pace di Varese [leggi], nel 2011 l'appello di padre Alex Zanotelli [leggi]. Finalmente anche la politica e la stampa nazionale, si sono accorti che il programma di realizzazione di 131 cacciabombardieri F35 Joint Strike Fighter che impegnerà, il nostro paese fino al 2026 con una spesa di oltre 15 miliardi di euro, è pura follia. osa si potrebbe are con tutti questi soldi? Ad esempio costruire duemila nuovi asili nido pubblici oppure mettere in sicurezza le oltre diecimila scuole pubbliche fuori legge. Rassegna stampa:
- da repubblica del [2 gen 2011] [2 gen 2011 - dossier] [3 gen 2011]
- l'inchiesta di altra economia [leggi]
- una sintesi tratta dal Rapporto 2012 sulla spesa pubblica a cura di Sbilanciamoci: [leggi].

Centro Sportivo Iseo
Dopo l’incendio doloso mafioso di ottobre [leggi], la fiaccolata molto partecipata organizzata dal consiglio di Zona 9 [leggi] e il furto di novembre [leggi], ancora danneggiamenti al Centro Sportivo Iseo pochi giorni prima della fine dell'anno [leggi qui].

Termiche di plastica, si cambia
Stop alle vaschette di plastica. Ne avevamo parlato il 14 dicembre [leggi] e il 27 settembre scorso [leggi].
Dunque il Comune di Milano fa un passo indietro: le vaschette di plastica utilizzate per trasportare il cibo nelle mense scolastiche saranno sostituite da materiale in acciaio inox. Attenzione! Non si tratta di un regalo dell’amministrazione: il contratto del 2000 con Milano Ristorazione e la Carta dei Servizi di Milano Ristorazione del 2006 prevedono l’utilizzo dell’acciaio. Il cambiamento avverrà però a partire dal prossimo anno scolastico, dunque dal mese di settembre 2012. Un risultato positivo comunque, tutto da attribuire ai genitori Rappresentanti delle Commissioni Mensa cittadine.
Rassegna stampa:
- il comunicato del Comune di Milano [leggi] 
- dal Corriere della Sera del 22 dic 2011  [leggi]
- da Repubblica del 22 dic 2011 [leggi]

21 dic 2011

le storie di khaled

Il Consiglio di Zona 9 in collaborazione con l'Associazione Genitori Cesari organizza LE STORIE DI KHALED, spettacolo di teatro d’attore e di narrazione, con elementi di figura. 
Quando inizia a raccontare quei suoi divertenti ricordi di bambino, le immagini del paese, il Marocco, iniziano a scorrere negli occhi sorpresi e curiosi di chi ascolta, e vede Khaled armeggiare tra secchi e cazzuola... Oggi, quando torna dai suoi, si siede con gli uomini davanti alla porta di casa, a godersi il tè con la menta, chiacchierando con gli amici e ascoltando dai vecchi le loro storie. Storie che cominciano sempre così: “C’era, non c’era, né qui né altrove…”, storie di avventure e disavventure, di eroi e di imbrogli, di spiriti e di uomini.
Una storia come quella che racconterà, ricreandola magicamente anche con gli oggetti che ha a disposizione e con la divertente canzone che accompagnava quel racconto pieno di sorprese, in cui saltano fuori continuamente personaggi davvero strani …!
VENERDÌ 23 DICEMBRE 2011 - ore 15.30 - SPAZIO PONTREMOLI
Scuola Primaria Duca degli Abruzzi, Via Cesari, 38 - Milano
Il volantino: [leggi]

i rapporti scuola / chiesa cattolica

L'articolo di Roberto Renzetti “Disastro scuola: dentro il disastro liberista europeo" [pubblicato sul nostro blog lo scorso 2 dicembre 2011: leggi] ha suscitato interesse e stimolato commenti su varie questioni.
Pubblichiamo la lettera scritta da un […] lettore che solleva le problematiche relative ai rapporti Scuola/Chiesa Cattolica.
Alla lettera risponde lo stesso Roberto Renzetti con un testo di puntualizzazione.
Abbiamo lasciato al […] lettore l'ultima parola per una breve controreplica. 
A cura di Michele Maggino – Megachip

-----> Leggi la lettera, la risposta di Roberto Renzetti e la controreplica [leggi].

17 dic 2011

ora di religione, un paradosso apocalittico

A Bologna, nella scuola elementare Bombicci, una famiglia si rivolge al Preside perché l'insegnante di religione avrebbe turbato la figlia durante una lezione sull'Apocalisse. Sembra che la descrizione della lotta tra l'arcangelo Michele e Lucifero sia stata tale da spaventare la bambina.
Il Preside sospende l'insegnante che si rivolge al Papa. Benedetto XVI, pur non prendendo posizione sulla vicenda, le esprime con una lettera stima per una professione «svolta con impegno e dedizione».
Un parlamentare del Pdl, Fabio Garagnani, presenta un’interpellanza per il ripristino della «legalità scolastica», fissando i limiti di intervento del dirigente scolastico che ha deciso la sospensione: il Preside infatti "ha abusato delle sue funzioni per pure ragioni politiche intromettendosi in questioni, come l’insegnamento della religione, che competono all’autorità ecclesiastica».
Quello che ci interessa evidenziare di questa vicenda non è tanto il fatto in sè (ovvero le motivazioni che hanno turbato la bambina, né se la sospensione dell'insegnante sia giustificata o meno), piuttosto la questione che il parlamentare ha ben espresso: la competenza delle autorità ecclesiastiche. 
Sì, perché la selezione e l'idoneità degli insegnanti di religione sono affidate alla Curia e la legalità a cui si fa riferimento è dunque quella del Vaticano. Ma, è bene ricordarlo, i loro stipendi e le loro pensioni sono pagati dallo Stato italiano. L’insegnamento della Religione Cattolica è stabilito dal Concordato stipulato tra la Repubblica italiana e la Santa Sede. Secondo il Ministero dell’Istruzione, nell’anno scolastico 2009-10 erano in servizio 26.326 insegnanti di religione a carico dello Stato, per un costo annuale di circa 800 milioni di euro. Questi insegnanti, selezionati dall’autorità ecclesiastica, in virtù della legge 18 luglio 2003, n. 186, sono stati assunti a tempo indeterminato nei ruoli della scuola di stato italiana. Ad essi è inoltre consentito, su semplice domanda, di “passare” ad insegnare Storia e Filosofia, permettendo così ai vescovi di nominare un nuovo insegnante di Religione Cattolica. Ma competente è l'autorità ecclesiastica.
- Il Resto del Carlino [26 nov 2011] [11 dic 2011] [la lettera del Papa]
- Un intervento di Cecilia M. Calamani da Cronache laiche del 15 dic 2011 [leggi]

14 dic 2011

ristorazione, il consiglio di zona 9 chiede di reintrodurre le termiche di acciaio

L’utilizzo dei contenitori di plastica per il trasporto dei pasti alle Scuole da parte di Milano Ristorazione è da tempo oggetto di critica da parte dei genitori milanesi [leggi il nostro post dello scorso 27 settembre].
Il contratto di servizio tra il Comune di Milano e Milano Ristorazione [leggi] stipulato il 29 dicembre 2000 prescrive che le gastronorm (ovvero i contenitori per il trasporto dei pasti) debbano essere in acciaio inox (cfr.  l’articolo 5 “Descrizione del menù e dei pasti” con rinvio all’allegato 14 [leggi] “Trasporto del pasti”). L’utilizzo dei contenitori in acciaio inox è previsto anche dalla “Carta dei Servizi di Milano Ristorazione” [leggi] del 2006 (cap. 4 “Attività e impegni”).
Dal 2009 Milano Ristorazione ha deciso di adottare gastronorm in polipropilene monouso.
Più volte in questi anni i genitori hanno richiesto il rispetto del contratto (pende un ricorso al TAR di cui abbiamo già notizia nei mesi scorsi). Sono numerose le segnalazioni di gastronorm deformate e di cibi riscaldati in questi contenitori che hanno il sapore della plastica.
A seguito all’incontro del 21 settembre 2011 [il verbale] tra i Rappresentanti delle Commissioni Mensa Cittadine, Milano Ristorazione ed il Comune di Milano, il consulente di Milano Ristorazione, Prof. Vestrucci, aveva dichiarato che le gastronorm di polipropilene, a temperature elevate rilasciano oligomeri, che possono alterare il sapore dei cibi e, alla domanda“se l’uso prolungato di questi materiali possa influire sulla salute a medio e/o a lungo termine dei bambini”  ha risposto di non essere a conoscenza di studi recenti sull’accumulo di questa sostanza nei bambini in età di sviluppo.
Si tenga inoltre presente che annualmente 2 milioni e 500 mila gastronorm, per le quali Milano Ristorazione spende circa 560 mila euro, finiscono nei rifiuti indifferenziati.
Sul tema segnaliamo la delibera del Consiglio di Zona 9 che nella seduta del 17 novembre 2011 ha approvato una mozione con la quale si chiede al Comune di Milano di reintrodurre le gastronorm di acciaio al posto di quelle di plastica [leggi].

13 dic 2011

la scuola di gomme che rischia di essere abbattuta

Nel 2009 una ONG italiana ha costruito una scuola con duemiladuecento pneumatici di utilitarie raccolte nelle discariche: siamo in Cisgiordania, dove vive una comunità beduina che non ha mai avuto una scuola.
La comunità vive in una zona che, contrariamente a quanto previsto dal Trattato di Oslo, è rimasta sotto l’occupazione israeliana. I coloni locali sostengono che la scuola costituisce una minaccia alla loro sicurezza e ne hanno chiesto l’abbattimento.
Il contenzioso dura da tempo e una sentenza definitiva della Corte Suprema israeliana è attesa per fine dicembre 2011. 
L’articolo di Massimo Annibale Rossi di Ventoditerra del 9 dicembre 2011: [leggi]. 
Ma chi sono i beduini Jahalin? Ultimi degli ultimi, vittime del governo israeliano e visti con diffidenza dai palestinesi: una scheda a cura dell’Associazione Venti di guerra: [leggi].

Il sito dell’Associazione Ventoditerra Onlus [leggi], le [foto].

Rassegna Stampa:
- Corriere della Sera del 17 nov 2009 [leggi]
- Stampa nazionale ed internazionale [leggi] 

12 dic 2011

omofobia a scuola: omologarsi per non essere discriminati?

Lo scorso mese di luglio il settimanale Ravenna&Dintorni aveva segnalato il caso di due studentesse di una scuola superiore, una lesbica e una transessuale, che hanno denunciato due distinti episodi di omofobia e transfobia compiuti da due diverse docenti.
Una delle due insegnanti, di religione, una volta venuta a conoscenza che una studentessa era lesbica, ha parlato in classe dell’omosessualità come di una malattia. La ragazza ha lasciato la scuola con qualche mese di anticipo.
L’insegnante, contattata dal settimanale, ha ammesso di aver parlato dell’omosessualità come “derivante da disturbi relazionali e di psiche” e di avere citato il libro di Luca Di Tolve, l’omosessuale “guarito” di cui parla la canzone di Povia “Luca era gay”.
A seguito della pubblicazione degli articoli, l’Ufficio Regionale Scolastico aveva avviato, in piena estate, un’ispezione per chiarire i contorni della vicenda. La decisione è stata resa nota nei giorni scorsi:  la lezione tenuta dall’insegnante di religione è stata definita «un errore educativo» mentre il suo “stile” è stato giudicato «imprudente».
Una constatazione che comporta un richiamo disciplinare e che soprattutto crea un precedente nel mondo scolastico italiano. Una decisione per nulla scontata.
Soddisfazione per il richiamo disciplinare è stata espressa dall’Arcigay, che aveva stigmatizzato in particolare la frase usata dall’insegnante per difendersi: «Per non essere discriminati credo ci si debba omologare».
(da Ravenna&Dintorni del 17 nov 2011 [leggi])

2 dic 2011

disastro scuola: dentro il disastro liberista europeo

Proponiamo il testo di Roberto Renzetti "Europa, Scuola e Università" pubblicato da "Megachip-Democrazia nella comunicazione".
Roberto Renzetti la scuola l'ha vissuta e la conosce in tutti i suoi aspetti e nei minimi dettagli. Lo scritto è corposo e dettagliato, ma vale la pena leggerlo. Viene delineato un affresco della storia recente e della realtà della scuola e dell'università italiane che svela molti meccanismi, smaschera la reale natura di molte scelte, contestualizza dibattiti e posizioni. Un contributo notevole, documentato, approfondito che consigliamo non solo a chi la scuola e l'università la vive quotidianamente, ma anche a chi, dall'esterno, vuole sapere dove nascono le decisioni. Cioè a chi vuole conoscere nei dettagli il dispiegamento e l'origine di idee e decisioni ministeriali e legislative che in definitiva provengono da entità che niente o poco hanno a che fare con le regole e la natura delle nostre democrazie (ormai quasi solo virtuali...). Un documento da leggere con calma e non da consumare; uno scritto che ci fornisce gli strumenti per valutare  le future mosse e decisioni del governo Monti, come se fosse una bussola, o meglio, letteralmente, da usare come una cartina da tornasole che ci mostrerà in quale direzione andrà la politica scolastica e culturale nei prossimi mesi.
Per leggere l'articolo da Magachip [clicca qui] oppure [clicca qui per il formato pdf].